La vista è un patrimonio inestimabile che ci consente di percepire l’80% delle informazioni che ci raggiungono dall’ambiente esterno e di trasmetterle attraverso gli occhi direttamente al cervello.
Questo bene prezioso va protetto fin dalla nascita seguendo un piano di prevenzione capace di salvaguardare la vista in ogni fase della vita e dalle più svariate patologie oculari, alcune delle quali agiscono silenziosamente per manifestarsi solo quando hanno già creato danni irreversibili.
Negli ultimi anni poi, con l’uso frequente di dispositivi come computer, smartphone, tablet, ma anche la stessa Tv, utilizzati già in giovanissima età, gli occhi sono ancora più sottoposti a sforzi rispetto al passato, in quanto obbligano per lunghi periodi la messa a fuoco sempre dalla stessa distanza.
Quindi è importantissimo effettuare controlli oftalmici periodici eseguiti esclusivamente da un medico oculista, il quale saprà consigliare, in base ai risultati della visita, la frequenza dei successivi controlli visivi.
Di seguito indichiamo le tappe principali per eseguire un piano efficace di prevenzione oculare:
- il primo approfondito controllo va fatto alla nascita in particolar modo in neonati prematuri, ad alto rischio genetico o che abbiano familiari con patologie oculari a carattere ereditario;
- se l’esito della visita rispecchia i normali parametri e i genitori non scorgono anomalie visive nel bambino, il successivo controllo si consiglia dai 6 ai 9 mesi di età;
- dopo questi due importantissimi controlli si potrà procedere, salvo indicazioni del medico oculista, controllando la vista del bambino una volta l’anno, fino all’età dello sviluppo;
- dall’età adolescenziale in poi, sempre seguendo le indicazioni dell’oftalmologo, si passa ad un controllo ogni due anni;
- superati i quarant’anni è buona norma fare controlli annuali per escludere l’insorgere di patologie oculari asintomatiche (glaucoma, retinopatia diabetica, maculopatie, etc) che molto spesso possono rivelarsi solo quando hanno già provocato gravi danni permanenti all’apparato visivo;
- raggiunta l’età di 60-65 anni il controllo oculistico con screening diagnostico è fondamentale e deve essere eseguito scrupolosamente a scadenze regolari e ravvicinate. Innanzitutto per scongiurare l’insorgere di patologie legate all’invecchiamento dell’apparato visivo che potrebbero portare alla cecità (degenerazione maculare senile, glaucoma, cataratta) e per monitorare il visus, correggendo sempre con dispositivi ottici adeguati, proprio per proteggere la vista che, in particolare nell’anziano, è fonte di salute psicofisica.