La Chirurgia Refrattiva è quel settore della Chirurgia Oftalmica dedicato alla correzione dei Vizi di Refrazione, comunemente detti Difetti Visivi (Miopia, Astigmatismo, Ipermetropia e Presbiopia).
Negli ultimi decenni sono stati fatti enormi progressi in questo campo grazie alla continua evoluzione tecnologica applicata alle diverse tecniche d’intervento.
Il Laser ad Eccimeri e il Femtolaser rappresentano le strumentazioni più all’avanguardia utilizzate nella Chirurgia Oculistica, in quanto permettono di ottenere risultati straordinariamente efficaci, eccellenti in precisione e sicurezza.
Ma quali sono le Tecniche Operatorie più utilizzate nella Chirurgia Refrattiva?
LASIK (Laser Intrastromal Keratomileusis) consiste nell’incidere una sottile sezione orizzontale della Cornea (flap), usando un bisturi di precisione (microcheratomo); il flap viene poi sollevato dal Chirurgo Oculista per operare con il Laser ad Eccimeri negli strati più profondi della Cornea, effettuando così la correzione dei vari Difetti Visivi; una volta attuata la correzione necessaria, il flap viene richiuso.
FEMTO-LASIK, attualmente la tecnica più moderna, si differenzia dalla LASIK solo nella metodologia di incisione della sezione superficiale della Cornea (flap), in quanto viene effettuata con il Femtolaser (laser a femtosecondi); questa metodica risulta essere molto più precisa e sicura, meno invasiva e con un più breve periodo di recupero visivo nel post-operatorio.
PRK (Photo Refractive Keratectomy) o cheratectomia fotorefrattiva è stata la prima tecnica di Chirurgia Refrattiva ad utilizzare il Laser ad Eccimeri che, durante l’intervento rimuove per ablazione, cioè vaporizzando, dei piccoli frammenti dell’epitelio corneale, lo strato tessutale più esterno della Cornea; in questo caso il Chirurgo Oculista non deve incidere la Cornea creando il flap, ma può direttamente applicare il laser sulla superfice anteriore dell’Occhio; alla fine dell’intervento si applica una Lente a Contatto morbida non graduata con la sola funzione di proteggere l’Occhio nei successivi 4-5 giorni del post-operatorio in cui si riforma spontaneamente lo strato corneale esterno.
LASEK (Laser Epithelial Keratomileusis) in sostanza è una tecnica molto simile alla cheratectomia fotorefrattiva (PRK) da cui si differenzia soltanto nel sollevamento dell’epitelio corneale che, una volta terminato l’intervento con il laser per la correzione del Difetto Visivo, viene riposizionato per proteggere la formazione naturale del nuovo tessuto epiteliale; anche qui al termine dell’operazione viene applicata una Lente a Contatto protettiva.
Sarà il Medico Oculista a stabilire quale tecnica operatoria effettuare in base alla conformazione dell’Occhio e al Difetto Visivo da correggere.
L’intervento di Chirurgia Refrattiva dura pochi minuti, l’anestesia è di tipo topico (gocce) e viene prescritta dal Medico Oculista una terapia da seguire nel post-operatorio contestualmente ad una serie di precauzioni, al fine di proteggere gli Occhi per scongiurare un’eventuale infezione che potrebbe pregiudicarne il risultato.